“Ma sedendo e mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, e profondissima quiete / io nel pensier mi fingo, ove per poco / il cor non si spaura”, questi i versi de L’infinito di Giacomo Leopardi che sottolineano il suo bisogno di immaginare infiniti mondi oltre la siepe.

Nell’occasione del bicentenario della stesura di tale componimento poetico, gli allievi della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata, che dal grande poeta trae il suo nome, promuovono l’iniziativa OLTRE IL CONFINE.